Mercoledì 29 aprile presso il Penitenziario maschile di Trani è stata presentata la terza edizione del progetto riservato quest’anno ai detenuti della sezione maschile del carcere di Trani pensato da Granoro e dalla Factory del Gusto, con il prezioso contributo del Presidio del Libro di Corato. Ripartiamo dalla Pasta avrà l’obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinseri

Via alla terza edizione del progetto “Ripartiamo dalla pasta”

Ripartiamo dalla Pasta avrà l’obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinserirsi nella società.

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Dopo due bellissime esperienze vissute insieme alle detenute del Carcere femminile di Trani, torna anche quest’anno, ma nella sezione maschile del penitenziario tranese, “RIPARTIAMO DALLA PASTA”, progetto di riqualificazione sociale per i detenuti attraverso un percorso formativo in cui si fonderanno cibo e letteratura con l’obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinserirsi nella società.

Il progetto, pensato e ideato da Granoro e Factory del Gusto, una scuola di cucina barese (con sede a Molfetta), già sperimentato con successo nel 2013 e nel 2014 presso il penitenziario femminile, si ripropone l’obiettivo di fornire attraverso un percorso di riqualificazione numerose opportunità di sviluppo favorendo l’acquisizione di competenza, professionalità e qualità nel settore del food e in quello pastario (un alimento consumato quotidianamente in tutta Italia) grazie alla presenza di importanti aziende come Granoro.

“Creare sinergie in un momento importante per i prodotti agroalimentari delle nostre terre – sottolinea la Direttrice del penitenziario tranese Dott.ssa Bruna Piarulli – è l’obiettivo di questo progetto che vuole valorizzare la terra e di dare importanza alle nostre eccellenze”. Fanno eco anche le parole di ringraziamento all’azienda Granoro della Dott.ssa Rosa Musicco, Direttore Ufficio Detenuti e Trattamento Ufficio Regionale e della Dott.ssa Paola Ruggieri Direttore Uepe insieme alla Dott.ssa Elisabetta Pellegrini Responsabile Area Trattamentale “per una opportunità offerta ai detenuti di acquisire abilità e competenze spendibili all’esterno dopo la dimissione, così come all’interno. Da gennaio 2015 nel penitenziario maschile di Trani il confezionamento dei pasti non avviene più a carico di una cooperativa esterna assumente detenuti, ma è passato nuovamente all’amministrazione penitenziaria. L’augurio è che questo corso possa elevare le competenze dei detenuti e quindi anche il livello qualitativo della mensa”.

“RIPARTIAMO DALLA PASTA” sarà riservato a 10 detenuti del penitenziario tranese. Il percorso, articolato con 6 lezioni teoriche e pratiche tenute dai tecnici dell’azienda Granoro e dai cuochi della Factory del Gusto (dal mese di maggio per sei settimane), avrà la finalità di formare i detenuti sul processo di lavorazione industriale della pasta secca di semola di grano duro nell’ottica finale di far comprendere le caratteristiche intrinseche del prodotto per una migliore rielaborazione dello stesso nel momento della sua preparazione. Inoltre avrà l’obiettivo di creare formazione specializzata in campo alimentare, migliorare l’autostima e l’immagine di sé, individuale e di gruppo, costruire una conoscenza accademica più approfondita intorno al tema dell’alimentazione.

“Ho sempre sostenuto che il nostro obiettivo, sin dalla prima edizione del progetto – ha spiegato la Dott.ssa Marina Mastromauro, amministratore delegato Granoro – era quello di dare continuità a questo percorso negli anni evitando che fosse solo un momento di visibilità per l’azienda. Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito della direttrice di passare alla sezione maschile aggiungendo l’unione del cibo con la cultura grazie all’aiuto del Presidio del Libro di Corato. E’ stato interessante ricercare deli libri che aiutassero a far capire quanto recupero di tradizioni e di sapori ci sia dietro il cibo, affinchè quest’ultimo non rimanesse soltanto un momento conviviale ma si riagganciasse anche a una possibilità di riconciliazione con il mondo esterno”.

“Ai detenuti – aggiunge Salvatore Turturo Amministratore della Factory del Gusto – forniremo competenze sulle materie prime e sui prodotti del nostro territorio utili per andare a realizzare ricette originali e interessanti”.

Per la terza edizione, dunque, un prezioso alleato completerà il percorso di formazione, prima di tutto culturale, dei detenuti: grazie al Presidio del Libro di Corato, istituzione che si propone di sperimentare nuove forme di coinvolgimento dei lettori e di promozione dei libri, soprattutto nei momenti e nei luoghi in cui mai ci si aspetterebbe di incontrarli, i detenuti avranno la possibilità di leggere alcuni stralci tratti da saggi di libri dedicati all’alimentazione, selezionati a cura della Responsabile del Presidio del Libro di Corato Angela Pisicchio.