Per tutti, Attilio Mastromauro è stato Don Attilio, maestro e padre. Ha amato molto: la sua terra, la sua gente, il suo mestiere. La pasta.
Ed è stato molto amato. Nel suo spirito, Granoro è cresciuto come una famiglia, nella quale chi lavora nel Pastificio sente di essere parte di un gruppo unito, che condivide valori, obiettivi e un sogno, lo stesso di Attilio Mastromauro: “La ricerca del meglio — amava dire — è un impegno continuo e quotidiano, e domani si potrà fare meglio di ieri”.
Ciò che Don Attilio Mastromauro amava, è ciò che ama Granoro, oggi diretta dalle figlie Marina e Daniela.
Granoro ama la qualità, che cerca:
- Negli uomini che la rappresentano, nelle loro capacità umane e professionali
- Nella vita lavorativa in azienda, con un welfare attento alle necessità dei dipendenti
- Nell’utilizzo di materie prime d’eccellenza come il grano duro della Cooperativa Agricola Fra Coltivatori di Apricena e della Semidaunia di Cerignola
- Nelle fasi di produzione, tutte controllate dagli agronomi e dai tecnici Granoro fin dalla semina del frumento
- Nello sviluppo tecnologico: già all’avanguardia fin dagli anni ’70 del Novecento su spinta di Attilio Mastromauro, Granoro non smette di innovare i processi produttivi e le tecnologie
Ma Granoro ama anche la trasparenza, con MyStory di DNV che, tramite un semplice Qr Code, permette ai consumatori di visionare tutti i passaggi della lavorazione del formato di pasta che hanno tra le mani, così da tracciarne la provenienza.
Granoro ama l’ambiente e il territorio in cui opera, con una produzione sempre più sostenibile e in linea con i nuovi standard dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Granoro ama la pasta: quella buona, sana, gialla, porosa, ruvida, essiccata con dolcezza. La pasta eccellente e, al contempo, che sia per tutti. Perché così la voleva Don Attilio e così la produce Granoro. Oggi, domani e sempre. “E domani si potrà fare meglio di ieri”.