La storia di Attilio Mastromauro e della sua famiglia è indissolubilmente intrecciata con la storia del Pastificio Granoro che attraversa tutto il ‘900 fino ai nostri giorni.
1900
Leonardo Mastromauro, padre di Attilio, avvia un impianto di produzione della pasta proto-industriale.
La forza motore? Un asino. Gli alberi di trasmissione erano veri tronchi d’albero. L’impasto seguiva ritmi cadenzati, danzanti. Attilio, a sei anni, affascinato e incuriosito era spesso a fianco del suo papà.
Nel primo dopoguerra il processo di industrializzazione delle attività produttive, che aveva caratterizzato gli anni precedenti la Prima guerra mondiale, subisce una battuta di arresto.
1921
Nel 1921, papà Leonardo pensa che potrà realizzare un grande pastificio al di là dell’Oceano. Il piccolo Attilio con tutta la sua famiglia salpa a bordo della “Guglielmo Pierce” alla scoperta del nuovo mondo. L’America è una promessa, è immensa, e Attilio cresce con un forte senso di responsabilità.
Nel 1925: la decisione di tornare in Italia. Per primo torna papà Leonardo per verificare la fattibilità del suo sogno, quello di costruire il suo Pastificio in Puglia, a Corato, lo stesso sogno che lo aveva spinto anni prima a trasferirsi in America.
Nel 1929: Il ritorno di tutta la famiglia in Italia e l’introduzione del motore a scoppio nell’industria.
1936
1929. L’arte della produzione pastaia nel Sud Italia è ormai realtà e la famiglia di Attilio ricomincia con impianti all’avanguardia, soprattutto migliorando la fase dell’essiccazione, della produzione della pasta a cui il giovane Attilio apporta modifiche sostanziali, perché da essa dipende la qualità del prodotto finito. In quegli anni in Italia si comincia a valorizzare e privilegiare l’utilizzo del grano duro nell’alimentazione e in particolare nella produzione della pasta, per la peculiarità delle sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali, migliorate dalla ricerca e dalla selezione varietale.
La pasta piace, c’è grande richiesta e nel 1936 l’applicazione del motore a scoppio nell’industria automatizza il processo e soprattutto lo rende stabile e controllabile per ottenere una pasta dalla qualità costante.
1950
Nel dopoguerra, l’Italia riparte. La famiglia Mastromauro e Attilio non si lasciano cogliere impreparati. Il pastificio si ingrandisce, si installano impianti con nuove tecnologie per la produzione della pasta. L’attenzione ai dettagli è centrale nella visione di Attilio Mastromauro. Al dolore per la perdita di papà Leonardo, Attilio contrappone la gioia per il matrimonio con Chiara e la nascita delle loro bambine Marina e Daniela.
1967
Attilio desidera fortemente un Pastificio che rifletta il suo pensiero e i suoi propositi, che produca pasta di qualità con le innovazioni tecnologiche da lui create. Col supporto di Chiara, il 21 Gennaio del 1967, alla presenza del Presidente del Consiglio Aldo Moro, inaugura il suo Pastificio: Granoro.
Impianti produttivi moderni, due linee di produzione, nessun tentennamento. La sfida verso l’innovazione e l’investimento nel futuro di chi sa di compiere un salto nel buio, ma crede in sé e nella sua gente di Puglia. Due anni dopo si aggiungono altri capannoni accanto al primo, l’azienda cresce senza perdere l’imprinting di grande famiglia, che vive tra macchinari e layout straordinariamente moderni.
“Io, racconta di sé Attilio, mi sento un pensatore con molta inventiva e credo che questa sia stata e sia la mia forza”
“Io mi sento soltanto un pensatore con molta inventiva e credo che questa sia stata e sia la mia forza”
Attilio Mastromauro (1913-2015)
1970
Nel 1970 ancora altri ampliamenti dello stabilimento, altri investimenti per rinnovare gli impianti di produzione e installare nuove linee per la produzione della pasta e dei Formati Speciali, come i nidi di semola e all’uovo. Nel 1972 si aggiunge una nuova linea di produzione per la pasta corta.
In quegli anni lo stabilimento si dota di un moderno impianto di confezionamento che velocizza il processo di imballaggio.
A partire dai primi anni Settanta, Granoro investe in comunicazione, realizzando le prime campagne pubblicitarie. Sono Attilio e Chiara assieme ad occuparsi dell’immagine dello stabilimento, così come a curare personalmente la produzione, controllandone in maniera meticolosa la qualità. Ben presto la produzione, che all’inizio toccava i 50 quintali al giorno, raggiunge i 700 quintali giornalieri.
1980
Le figure femminili sono decisive nella storia di Granoro. Non solo Chiara, moglie di Attilio, ma anche Marina e Daniela Mastromauro, dopo la laurea, entrano in azienda. Un tratto rosa che accentua la cura e l’attenzione ai particolari del Pastificio.
Nel 1984 si smantellano vecchi impianti ancora presenti nello stabilimento e si installano due nuove linee.
1990
Anni di lavoro intenso e grandi soddisfazioni. I riconoscimenti si susseguono: Market Espresso, Pratica, Corriere della Sera e altri organi di stampa riconoscono nel marchio una garanzia d’eccellenza. Al fianco di Attilio e Chiara ora ci sono anche le loro figlie, Marina e Daniela.[Ritorno a capo del testo]“…la migliore in assoluto. Perfetto il tempo di cottura, ideale la consistenza, ottimo il livello di collosità, squisito il sapore, buona la porosità e giusto il colore…” – Pratica, Feb. 1993. La programmazione aziendale verte su standard ben precisi e ne conseguono certificazioni di qualità ISO, EMAS, IFS, BRC, ecc.., mentre si fa sempre più alta l’attenzione verso la dieta mediterranea come esempio di salubrità e completezza nutrizionale.
Nel 1992 si rinnovano gli impianti produttivi di pasta corta con linee ad alta tecnologia, per l’epoca avanzatissime. “Nell’avviare il nuovo impianto produttivo – ricorderà in un’intervista lo stesso Attilio Mastromauro – riscontrai che la pasta dopo l’essiccazione si presentava un po’ scura e non aveva un colore giallo paglierino come da contratto di fornitura. […] Consigliai al titolare, che era un ingegnere meccanico, e ai suoi quattro ingegneri, di modificare il progetto del loro impianto adottando i miglioramenti che avevo studiato: i risultati furono eccellenti perché la pasta tornò di un colore brillante”.
La cultura del mangiare sano è sempre stata fondamento dei principi e dei valori etici più profondi del Pastificio Granoro. Gli sforzi dell’azienda nel ricercare nuove tecnologie produttive non hanno mai perso di vista il principio cardine di tutta la produzione aziendale: offrire al consumatore prodotti di qualità per una sana alimentazione.
2000
Da Corato, la pasta Granoro esplora il mondo: in questi anni aumentano le esportazioni in Brasile, Australia, Canada, Usa, Giappone, Cina, oltre che in tutta Europa.
Nei primi anni 2000 le linee Granoro si arricchiscono dei sughi pronti. Un modo veloce, pratico e gustoso per arricchire la pasta, prodotti con pomodori e verdure coltivati in Italia e lavorati dal fresco entro poche ore dalla raccolta, per garantire qualità e sapore intensi.
2003
Vede la luce l’Olio EVO Bio Granoro, un blend ottenuto da olive di varietà “Coratina” (cultivar tipica dell’hinterland di Corato, sede dell’azienda) e Ogliarola. Le olive sono raccolte a mano, frante con macine in pietra e l’olio è estratto a freddo.[Ritorno a capo del testo]Nello stesso anno nasce la linea delle Specialità di Attilio, dedicata al fondatore del pastificio. Linea pregiata e formati di pasta con trafilatura ruvida, prodotti con semole di grano duro di qualità superiore con il 14,50% di proteine. Le Specialità di Attilio sono apprezzate soprattutto dall’alta ristorazione.
2007
Il catalogo di Granoro si arricchisce con la proposta dei legumi scelti e selezionati per il sapore, l’uniformità del colore, delle dimensioni e della maturazione. Lessati al naturale, sono appena salati, con un contenuto di sale inferiore all’1%.
2010
Nel solco dell’attenzione verso la salute e la dieta sana e della collaborazione con gli istituti di ricerca, nel 2010 nasce la linea Cuore Mio Bio prodotta miscelando materie prime coltivate in Italia 100% da Agricoltura Biologica: la semola di grano duro di qualità con la farina di una particolare Cultivar di Orzo, ad alto contenuto di Betaglucano, fibra solubile che aiuta a ridurre il livello di colesterolo nel sangue.
2010 2012
Granoro Dedicato è il frutto di un lungo lavoro, un percorso fatto di persone, che insieme hanno condiviso idee, visioni, si sono impegnate e hanno lavorato per un obiettivo comune: produrre grano duro d’altissima qualità da cui ottenere una pasta eccellente e tutta pugliese, dal campo alla tavola.
"La nostra tradizione è strettamente legata al territorio. Con il progetto Dedicato vogliamo contribuire a rafforzare un legame diretto tra agricoltori e consumatori, basato sulla condivisione di valori come il rispetto dell’ambiente, il recupero della tradizione, la genuinità dei prodotti di Puglia”.
Marina Mastromauro
2013
L’attenzione al rispetto della buona alimentazione si conferma con la nascita della pasta integrale BIO, prodotta con solo grano italiano, decorticato a pietra, macinato intero e con germe di grano.
2014
Per la costante ricerca nell’innovazione di prodotto come in quella di processo, nel maggio 2014 Attilio Mastromauro riceve il Sigillo d’Oro dell’Università degli Studi di Bari.
I risultati della ricerca iniziata nel 2012, finanziata da Granoro e condotta dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con l’obiettivo di indagare a fondo le proprietà funzionali della pasta arricchita con i Betaglucani dell’orzo vengono presentati al Congresso della Società Europea di cardiologia a Barcellona e poi sulla rivista scientifica “Journal of Cellular and Molecular Medicine”. L’apporto dei Betaglucani fa bene al cuore.
2015
Nel 2015 nascono gli spaghetti 2 minuti, trafila brevettata da Granoro, per ottenere un formato di pasta, gli Spaghetti, dalla sezione del tutto originale.
Il 16 giugno del 2015, all’età di 102 anni, muore Attilio Mastromauro, fondatore e anima del Pastificio Granoro. Una vita per la pasta, sulla quale la sua azienda – ormai da tempo amministrata dalle figlie Marina e Daniela – ha compiuto importanti ricerche, prediligendo la materia prima locale. Scopo: ottenere una pasta che tenga la cottura e che porti nei piatti tutto il sapore della terra di Puglia.
“L’eredità che lascio ai giovani è l’esortazione a pensare e riflettere, come ho fatto io, sin da ragazzo, perché solo esercitando queste due facoltà della mente si possono ottenere risultati e miglioramenti continui nella vita come nel lavoro. Solo attraverso la libertà del pensare si creano progetti. Ai giovani dico pensate e coltivate passioni”.
Attilio Mastromauro
2016
Nel 2016 Granoro amplia la gamma di sfarinati con la Farina tipo “1” e il preparato ai multicereali con lievito madre naturale. Oggi, nella gamma sono presenti anche farine 100% Puglia.
2017
Alla presenza dell’Onorevole Maria Fida Moro, figlia dell’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro, che inaugurò il Pastificio, il 21 Gennaio 2017 Granoro ha festeggiato i suoi 50 anni.[Ritorno a capo del testo]Un traguardo prestigioso, che rilancia le sfide future.
2018
Primo pastificio in Italia per la produzione di Pasta Bio nel 1998 e primo a scegliere l’imballaggio riciclabile nella CARTA nel 2018
2022
In occasione del decennale, la pasta di filiera 100% da grano pugliese, Granoro Dedicato, rinnova la sua immagine. Il nuovo packaging, nella scelta grafica racconta il mondo Granoro, denso di valori e di storia, che trova il suo pieno compimento nel progetto Dedicato, la prima pasta italiana di filiera certificata, nata per valorizzare il grano duro coltivato in Puglia e sostenere la cerealicoltura pugliese.
Al centro dell’impegno aziendale vi sono il rispetto e la valorizzazione del lavoro di tutte le persone che contribuiscono a realizzare l’eccellente qualità dei prodotti Granoro.
La nuova identità di Granoro Dedicato passa di qui, da un inno alla Puglia, con un look raffinato, ispirato ai colori e al calore della terra pugliese e con un pack realizzato con materiali scelti nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.