A CORATO “L’INNO SVELATO” CON IL SOSTEGNO DI GRANORO

Contribuire alla diffusione della cultura, anche nei confronti delle nuove generazioni, dei valori di cittadinanza e di appartenenza, concetti oggi sempre più importanti da valorizzare. Con questo intento il Pastificio Granoro ha fortemente voluto e sostenuto l’evento “L’Inno svelato”,  organizzato dal Comando Militare Esercito “Puglia” e patrocinato dal Comune di Corato, in programma  domani, venerdì 3 marzo, presso il Teatro Comunale di Corato.

Il “Canto degli italiani”, o meglio conosciuto come l’inno di Mameli, è da tutti considerato come una ‘marcetta’, ma in realtà è fra gli inni nazionali più interessanti del panorama internazionale. Molti Italiani ancora non lo conoscono, tanto che il Presidente Emerito della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, esortò  i connazionali a farlo proprio, impararlo, “non per mero spirito patriottico, ma per genuino senso di appartenenza alla Nazione, di un’idea  di Patria”.

 «La folta presenza degli oltre 450 ragazzi delle scuole medie e degli istituti superiori di Corato che affolleranno il Teatro Comunale nella mattina del 3 Marzo – spiega Marina Mastromauro, Amministratore Delegato di Granoro, che interverrà insieme alle autorità a portare il saluto degli organizzatori e di chi, come Granoro, si è impegnato per sostenere questo evento – è per noi  motivo di orgoglio: è proprio dalle giovani generazioni che deve ripartire quel senso di appartenenza, è il senso del nostro essere e della nostra vita, che è lacrime, sangue e sogno, ieri come oggi. L’Inno unisce non divide. Nei versi del “Canto degli Italiani” vi è l’animo puro ed entusiasta della gioventù, che allora volle il cambiamento, che scelse anche di morire per dar vita al sogno dell’Unità d’Italia, da Nord a Sud, senza distinzione alcuna».

In occasione del 75° Anniversario dell’entrata in vigore della nostra Carta Costituzionale è importante ricordare come proprio un comma dell’articolo 12 reciti: «L’inno di Mameli  è riconosciuto quale inno ufficiale della Repubblica», Costituzione che, in occasione della promulgazione definitiva nel dicembre 1947, indusse, con sicumera, l’allora Presidente Enrico De Nicola a pronunciare le seguenti parole : “L’ho letta attentamente. Possiamo firmare con sicura coscienza”.

 «Alle giovani generazioni – conclude Marina Mastromauro – con il nostro aiuto, il compito di tenere alti e vivi i nostri sentimenti di orgoglio e appartenenza».

CARRELLO
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